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venerdì 29 aprile 2011

Roma, CasaPound: bomba contro il palazzo del portavoce di Val d’Ala 200

Roma, CasaPound: dopo le calunnie gli attentati, bomba contro il palazzo del portavoce di Val d’Ala 200

Roma, 29 aprile - ‘’Dopo le calunnie gli attentati. Questa notte una bomba carta ha sfondato la vetrata dell’ingresso del palazzo del portavoce dell’occupazione a scopo abitativo Val d’Ala 200, Alberto Palladino. Sul muro dell’edificio una scritta minacciosa, ‘Tana per Zippo’, a sottintendere che, scoperto dove vive Palladino con la sua famiglia, la bomba lanciata questa notte è solo un primo ‘’avvertimento’’ a cui seguirà altro. Una minaccia che non lascia adito a dubbi su quale sia la matrice dell’attentato’’. Lo denuncia in una nota CasaPound Italia.

‘’Palladino – spiega Cpi - è il ragazzo che è stato impunemente accusato dal collettivo Senza Tregua di aver aggredito alcuni antifascisti militanti in IV Municipio. Un’accusa che non è stata corroborata da una sola prova, da una circostanza di fatto, nemmeno da una denuncia. Un’accusa che ha un chiaro sapore intimidatorio, e che segue il vero e proprio attacco sferrato ieri pomeriggio contro il palazzo occupato di via Val d’Ala a colpi di bombe carta, pietre e bottiglie lanciate con le fionde. A questo punto la strategia è chiara al di là di ogni dubbio: l’unico obiettivo degli antagonisti è creare una situazione di tensione tale da portare allo sgombero di un’occupazione che ha dato casa a 17 famiglie in stato di gravissima emergenza abitativa’’.

‘’Perciò  – conclude CasaPound Italia -, a chi si è prestato al gioco irresponsabile degli antifascisti romani, impazziti all’idea di un’’intrusione’ in una zona che credono ‘sotto il loro controllo’, a chi esige lo sgombero di Val d’Ala avallando l’idea che con la menzogna e i metodi mafiosi si possa ottenere qualunque risultato, chiediamo di prendere le distanze da questi ipocriti fomentatori di violenza perché i segnali che vengono da questa escalation di minacce e intimidazioni in stile mafioso sono inquietanti per tutti e non solo per noi e per le nostre famiglie’’.

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