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lunedì 23 maggio 2011

Cuneo: cittadino senza casa e lavoro, lettera al sindaco Valmaggia.

Cuneo: cittadino senza casa e lavoro, lettera al sindaco Valmaggia.

Ill.mo Sig. Sindaco,
Ci permettiamo di disturbarLa e sottrarLe poco tempo per sottoporLe una triste storia che vede protagonista un nostro concittadino.
Ha contattato la nostra associazione il sig. Davide P., cuneese che da ormai quattro anni vive in una situazione di estremo disagio ed emergenza abitativa.
Noi conosciamo Davide da pochi giorni e sappiamo di lui quel poco di disperazione che ci ha raccontato; ci ha però colpito la sua volontà di reagire, la sua voglia di rinascere, il suo non volersi arrendere ad un futuro rimesso nelle mani di altri, la sua capacità di saper conservare un’estrema dignità e , soprattutto, il coraggio di riconoscere i propri errori e il non voler trovare alcuna facile scusa a giustificare se stesso.
Ci ha colpito in Davide la sua richiesta di aiuto non per trovare facili scorciatoie, non per continuare a godere di opere di mero assistenzialismo ma bensì per poter tornare padrone della propria esistenza, per potere uscire dal circolo vizioso in cui è precipitato : niente lavoro, niente casa, mense e dormitori.
Da quando ha perso il lavoro Davide non è più riuscito a trovarne un altro ed è iniziato il suo lungo calvario che lo ha portato a conoscere la disperazione della depressione, la vergogna del carcere (si sà che la fame genera mostri) e l’umiliazione di una vita appesa all’assistenza ed alla carità altrui.
Davide ha perso i suoi ultimi quattro anni di vita trascorsi nella solitudine della strada o nell’anonimato di un dormitorio.
Siamo coscienti che Davide non è l’unico concittadino a trovarsi a vivere in tale situazione, ma del resto il numero di persone in difficoltà non deve rappresentare una facile scusa per una resa bensì lo stimolo per una maggiore attività di supporto.
Siamo coscienti che Davide non è uno stinco di santo e nella sua vita ha commesso molti errori, per i quali ha sempre pagato, ma altresì convinti che sia proprio a coloro che la nostra società considera gli “ultimi” si debba donare una possibilità in più.
Siamo a conoscenza che Davide in questi anni ha avuto un aiuto  dalle strutture comunali di assistenza, un aiuto che però per la sua stessa natura non è mai andato oltre il mero assistenzialismo : mense e dormitori.
In questi giorni Davide è in una struttura d’accoglienza di La Spezia; certo un tetto e due pasti caldi giornalieri sono per lui importanti anche se lontano dalle poche amicizie cuneesi, ma ancora una volta non sarà padrone della sua vita e la sua esistenza sarà rimessa in mani altrui.
Noi non possiamo credere, non vogliamo credere, che la civilissima Cuneo sempre così prodiga ed accogliente per i tanti disperati costretti ad abbandonare le loro terra alla ricerca di una vita migliore possa restare sorda al grido di aiuto di un proprio figlio; un figlio, Davide, che altro non chiede se non l’aiuto per poter ricominciare.
Per quanto nelle nostre possibilità resteremo vicini a Davide ma Le chiediamo di aiutarci ad aiutarlo.
Certi del Suo fattivo interessamento ed a disposizione per ogni ulteriore approfondimento La ringraziamo per l’attenzione prestataci.

Cordialità.

Cuneo, 23 maggio 2011


                                                                           Casa Pound Italia – Cuneo
                                                                           Massimo Massimino

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